“Ti aspetti di trovare poesia in una rivista di poesia? Le cose non sono così semplici…” disse il poeta Charles Bukowski.
La poesia può essere trovata dappertutto, nello sguardo della luna piena in una notte di mezza estate, dietro al bancone putrido di un bar di Cais do Sodré, nelle arringhe di Ghedini e Longo, nella pubblicità del Pingo Doce, dentro a un tombino, nelle tasche di un vecchio impermeabile, ma anche ad Almada, la margem sul di Lisboa.
Giovedì 1 marzo, come ogni primo giovedì del mese, l’Associação Cultural Pantalassa orgnizza il Poetry Slam Sul all’Espaço Cine Incrível di Almada. Si tratta di una sfida in cui i partecipanti si lanciano in un duello all’ultima rima e il pubblico decide chi ha sciabolato i versi più affilati.
Il Poetry Slam nasce nelle strade come forma d’arte popolare, fino a quando nel 1984 un operaio di Chicago, un uomo qualunque con un nome qualunque, Mark Smith, inizia ad organizzare incontri di lettura a voce alta che pian piano diventano sfide tra poeti e coinvolgono attivamente il pubblico presente. Questa pratica artistica in bilico tra scrittura e performance si diffonde rapidamente per gli Stati Uniti, poi in Europa, fino ad arrivare a Lisbona con Poetry Slam Lisboa, Slam LX, Poetry Slam Amadora, e ora Poetry Slam Sul.
Nello spirito dello Slam l’iscrizione è aperta a tutti, perció i forgiatori di parole interessati possono iscriversi presso Pantalassa, ricordando che “la poesia non è fatta per glorificare il poeta, essa esiste per celebrare la comunità”, Mark Smith dixit.
Be the first to comment on "1.3 Poetry Slam Sul ad Almada"