Il 19 febbraio 2012 è nato Italiani a Lisbona. Il piccolo bimbo ribelle ha scelto di emettere il suo primo vagito e di salutare il mondo proprio oggi, per tutta una serie di motivi.
Innanzitutto lo stesso giorno è nato Niccolò Copernico, che con le sue fantasticherie è riuscito a convincere tutti che sia la Terra a girare attorno al Sole e non viceversa.
Fin da molto giovane Italiani a Lisbona si è sempre sentito un novello Copernico, perché si è messo in testa di convincere tutti che il centro di Lisbona non è la città, con le sue strade, i suoi palazzi, i suoi monumenti, ma al contrario le persone che la abitano, coi loro sproloqui e le loro pazzie.
Per pura coincidenza, il 19 febbraio è nato surrealmente anche André Breton, dal quale Italiani a Lisbona ha imparato l’onnipotenza del sogno e il lato oscuro della forza. Per raccontare Lisbona non serve la ragione, ma bastano 3 neuroni, l’essenziale è tutt’altro. Esattamente come per suonare una chitarra non servono tutte le dita, ma ne bastano 3, è una legge di natura, che per inciso è stata chiaramente dimostrata da Tony Iommi, chitarrista con un dito in meno guarda caso nato anche lui il 19 febbraio.
Ma soprattutto, il 19 febbraio del 1766 a Lisbona è accaduto un evento memorabile: il Colégio dos Nobres, una delle prime istituzioni scientifiche in senso moderno, ha iniziato a funzionare. Siamo in pieno illuminismo e viene deciso che anche i giovani portoghesi meritano una struttura sperimentale che dia loro un’educazione di livello scientifico, senza che finiscano nelle grinfie dei preti. Per uno scherzo del destino, i professori nominati erano tutti italiani, a parte il docente di retorica (portoghese) e i due di greco e latino (irlandesi, non si è mai capito perché).
Come se non bastasse nel 1861, sempre il 19 febbraio, in Russia viene abolita la servitù della gleba. Italiani a Lisbona non possiede nulla se non il suo spazio virtuale ed è legato indissolubilmente a un territorio specifico, Lisboa, ma non è servo di nessuno. Infatti si può definire servo della gleba solo nel senso che questa espressione ha assunto a partire da Elio e le storie tese. Ma cosa c’entra la Russia con Lisbona? Senza i fatti del 19 febbraio non ci sarebbe mai stata la Rivoluzione d’ottobre che, per quanto fallimentare, è stato forse il più grande tentativo di cambiare il mondo. Inoltre lo stesso giorno, ma esattamente 17 anni dopo, Thomas Edison ha brevettato il fonografo, da cui è nato il telefono, da cui è nato internet, da cui è nato Italiani a Lisbona.
Le coincidenze non esistono, nel cosmo tutto è profondamente connesso. Va da sé che se il pargolo è nato proprio in questa data, ovviamente non è un caso.
Oppure, secondo un’altra interpretazione dei fatti, Italiani a Lisbona è nato oggi solo perché prima non esisteva.
Se credi che questo articolo non abbia spiegato nulla, hai perfettamente ragione, le informazioni che cerchi sono alla pagina info. A proposito, stiamo cercando collaboratori: se vuoi dare il tuo contributo, anche se non sei nato il 19 febbraio, vai alla pagina collabora.
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“Italiani a Lisbona”, oggi vieni alla luce e sei di una luce meravigliosa, e allora io ti prego di abbagliarci tutti..