É na terra não é na lua, bellissimo documentario di Gonçalo Tocha, é arrivato in sala a Lisbona e ci rimarrà fino a domani.
Gonçalo Tocha è un artista a tutto tondo, cantor romântico abandonado, musicista e regista. Descrive il suo primo film come “una specie di archivio contemporaneo in movimento” che racconta “una microcomunità, chiusa in se stessa”, l’ilha do Corvo.
Nel 2007 Gonçalo Tocha e Dídio Pestana arrivano all’isola del Corvo, la più piccola delle Azzorre e punto estremo dell’arcipelago disperso nel mezzo dell’Atlantico. L’isola è minuscola, ha una superficie di 17 km2, un vulcano inattivo ed è abitata da circa 400 anime concentrate nell’unico villaggio. Più due ospiti che per 4 anni continuano a tornare all’isola, inserendosi sempre più nella singolare comunità e filmando tutto ciò che è possibile.
La scoperta di un luogo perduto, la storia mai scritta, le leggende, i racconti degli anziani, la nascita dei giovani, l’incontaminato, l’isolamento, il lento progresso, la natura e l’uomo, l’isola e la sua gente. Il risultato è un documentario molto interessante, che ha vinto il DocLisboa 2011 e ha avuto una menzione speciale al Festival di Locarno.
Per Gonçalo “è chi viene da fuori che pensa che sia sulla Luna. Quando sono al Corvo mi sento al centro del mondo. Il resto è la periferia. Là ci vive gente dal 1520.”
Trailer É na terra não é na lua
Fino al 4 aprile
Cinemacity Classic Alvalade – Sala 2
13h30 17h10 21h20
Avenida de Roma 100 Lisboa
Tel: 218413040
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